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creativita e gli emisferi cerebrali

La creatività e gli emisferi cerebrali

Si tratta di un incredibile dibattito scientifico, che dura da alcuni decenni, o da almeno da quando i neuro scienziati si sono adoperati per capire come funziona il nostre cervello, come opera,manuale parte comanda quale impulso e sensazione. Abbiamo quindi sempre pensato che la nostra massa cerebrale si comporta in maniera diversa, in modo correlato, ma che l’emisfero destro è quello sinistro diano impulsi diversi al nostro cervello.

La storia che ci hanno insegnato dice che l’emisfero sinistro rappresenta l’organizzatore, pianifica, analizza ed è razionale, mentre l’emisfero destro è vivace e creativo, l’arista; si tratta di ciò che si studia ancora oggi sui libri di scienza, ciò che ha da sempre formato il nostro pensiero sulla natura e sulle funzioni del nostro prezioso cervello.Bene, dalle ultime ricerche condotte, sembra che questa non sia la vera storia della differenza tra emisferi, ma solo di una parziale verità.

Approfondendo la storia, abbiamo scoperto che questa differenza nasce da studi condotti precedentemente, che definivano i due emisferi come collegati ma volti a svolgere funzioni differenti, da una parte la percezione con il destro e dall’altra la comprensione con il sinistro. Le prime vere evidenze di questa strana correlazione furono ipotizzate più di duecento anni fa, dopo un lungo percorso di esperimenti volti a definire la differenza reale delle funzioni dei due emisferi; i risultati furono molto interessanti e gli scienziati finirono così con il terrorizzare che l’emisfero destro era la parte non verbale e sintetica e globale, mentre quello sinistro era destinato all’elaborazione del linguaggio e alla programmazione.

Dove si trova realmente?

Le ultimissime in materia suggeriscono una storia ben diversa; un equipe di neuro linguisti e scienziati si è messo all’opera per capire in che modo nasce la creatività e se veramente viene sviluppata da una sola parte del cervello quello destro, come si era sempre pensato. Il risultato ditegli ultimi esperimenti, ci racconta una storia ben diversa; se da una parte non si può più fare affidamento ad una divisione netta per le funzioni svolte dai due emisferi, gli scienziati hanno aperto la strada a studi più specifici andando a considerare il cervello nel suo insieme, e i due emisferi sono più connessi di quanto ci si aspettava.

Sono in realtà diverse parti, comprese in entrambi gli emisferi, che caratterizzano la creatività, di conseguenza esiste una grandissima correlazione tra tutte le parti coinvolte nel nostre cervello; sono state inoltre adottate altre parole per definire questa connessione, quindi secondo la scienza moderna, il nostro cervello funziona come un Network, hanno perciò diviso la massa cerebrale in tre parti diverse: Executive Attention, Imaginative e Salience, e questi circuiti sarebbero a loro volta controllati da parti comprese in entrambi gli emisferi, si tratta quindi di una correlazione molto più complessa di quella teorizzata fino ad ora. La creatività nascerebbe semplicemente da uno squilibrio del network attenzione, che favorisce l’immaginazione e le idee, quindi si tratta di equilibrio tra i tre circuiti cerebrali definiti.