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Il terremoto in Nepal: era prevedibile?

Il 25 Aprile del 2015 un terribile terremoto di magnitudo 7,8 si è abbattuto sul Nepal, causando la tragica morte di migliaia di persone, mentre milioni resteranno senza una casa; dopo lo Tsunami, è stata la calamità naturale che ha determinato la morte di più persone, oltre che a radere al suolo intere città e villaggi, la cosa strana è che si era verificato un altro terremoto di magnitudo più forte in Chile l’anno prima, e in quel caso le conseguenze non sono state così catastrofiche, eppure, considerando la forza maggiore del terremoto in Chile, le conseguenze avrebbero dovuto essere peggiori, e ovviamente per fortuna non fu così.

Ma perché? Nel caso specifico del Chile, questa nazione dopo un terremoto molto forte che costò la vita di migliaia di persone nel 1960, conoscendo la geologia dello rio paese e la frequente incidenza di terremoti, decise di costruire edifici anti sismici, preparando un piano regolamentato per la loro costruzione. Se da una parte si potrebbe quindi minimizzare l’impatto dei terremoti costruendo edifici adatti, dall’altro per questioni geologiche, ci sono dei luoghi al mondo che rischiano sempre, e il motivo sarebbe da cercare nelle faglie. Nel caso dei due paesi, Nepal e Chile, se messi a confronto si nota che in Chile è caratterizzato dall’incontro tra due placche, una dell’Oceano e una del continente, e in questo caso risulta molto più semplice individuare i luoghi soggetti a terremoto, e prendere le dovute precauzioni; quindi in Chile i terremoti sono molto frequenti ma anche abbastanza prevedibili.

Discorso diverso quello del Nepal, che dipende da una convergenza tra continente e continente, cioè una vera e prova collisione tra due placche della stessa natura, e questo tipo di terremoto è purtroppo molto difficile da prevedere, oltre che a non essere assolutamente frequenti.

Nel caso di convergenza di placche continentali, può anche succedere che non si verifichi nessun tipo di cambiamento nel corso di centinaia di anni, ma se poi immaginiamo che la maestosa catena montuosa dell’Hymalaya è nata in questo modo, non si fa tardi a percepire la potenza di questo tipo di terremoti. E sembrerebbe che al mondo non sia l’unico caso, città come Istanbul e Teheran si trovano al di sopra di un altra convergenza di faglie continentali, anche se il movimento è poco attivo. Quindi sembrerebbe che questo tipo di terremoti non siano prevedibili, per o conoscendo le locazioni a rischio, si potrebbe agire di conseguenza, evitando stragi orribili come quella accaduta recentemente. Si tratta di prevenire le conseguenze catastrofiche creando un piano anti sismico per la costruzione di future abitazioni e città.

L’intuito degli animali

Tra i video che hanno colpito di più di quel giorno, sono sicuramente quelli che mostravano stormi interi alzarsi e fuggire via dal terremoto, un po’ quello che era successo per lo Tzunami, sembra incredibile ma sembra pro io che gli animali percepiscano questi accadimenti prima di noi, probabilmente esiste davvero un sesto senso che loro hanno saputo mantenere con la natura, un rapporto che noi non abbiamo più.